Giovanni Gaggia, Artegiro Artist in Residenza per il 2016 in Conzano dal 16/5 al 11/6.

  

La collaborazione tra Artegiro Contemporary Art e il COCOAA Project permette di continuare il ciclo di residenze artistiche cominciate a Conzano nel 2013 e a Montefiascone nel 2011.

Accompagnata da un elevato numero di domande provenienti da validi artisti di vari paesi del mondo, la selezione di Giovanni Gaggia ha sottolineato la rilevanza di un progetto di ricerca e pratica artistica specifico al contesto della regione ma soprattutto interessato al rapporto contemporaneo tra artista e realtà. 

Il titolo che Gaggia ha dato al suo progetto per la residenza è Omnes ad Unum. Gaggia ha voluto continuare un percorso artistico che analizza attentamente le relazioni con il fruitore, con il luogo, con la storia e con la situazione socio politica attuale, “nella certezza che l’arte oggi possa essere solo relazionale, time specific e site specific”. Nel caso del territorio del Monferrato infatti, l’intensa migrazione dalla fine dell’Ottocento, in Sud America e Australia, ha avuto luogo accanto a un’altra realtà di spiazzamento, nella diaspora ebraica di Casale Monferrato, oggi ristretta a una diminuita comunità dopo le persecuzioni nazi-fasciste della seconda guerra mondiale. 

Gaggia parla del suo ruolo di artista come “quello di unire e di raccontare, attraverso l’incontro con l’Altro, memorie che per la maggior parte di noi possono essere sopite e lontane ma ancora vive nell’emozione dei protagonisti o dei sopravvissuti. E’ mio interesse raccontare storie di abbandono o di fughe costruendo un dialogo con chi vive il territorio, con chi lo abita, con chi sia in grado di far rivivere, attraverso il mio lavoro, simboli o tradizioni non completamente perdute. La mia è un’azione lunga, nel tempo, si costruisce solo con le persone, si compone di fotografie di dialoghi registrati, di trame tessute”. 

Parte rilevante della ricerca di Gaggia durante la sua residenza sarà anche per questo il ritrovamento delle tradizioni tessili di Conzano e Casale, per poter costruire una narrazione “fatta di ago e filo, una parte in un luogo e una parte nell’altro, entrando e uscendo dalle case, invitandoli a vivere con me il luogo che andrò ad abitare costruendo con le persone una fitta trama”.

La questione pertinente all’interno dell’Artegiro Artist Residency in fatti è ‘esplorazione del crescente coinvolgimento dell’artista nel documentare, invocando la nozione di agenzia artistica dove l’artista oltrepassa continuamente i confini tra realtà e finzione. Mark Nash che ha lavorato intensamente in questo senso con Isaac Julien, e in particolare ancora da Documenta 11 con Okwui Enwezor, pone ripetutamente la pertinente questione che Artegiro raccoglie, di quale tipo di realtà sociale politica e personale viene proposta oggi attraverso l’arte. Il coinvolgimento crescente dell’artista in una sorta di documentazione invoca appunto l’agenzia dell’artista che Artegiro osserva, e che non si ferma a un “border crossing” tra realtà e finzione ma, al contrario, nel racconto di sé crea un altro spazio di articolazione della realtà condivisa. Come propone Gaggia, citando un’affermazione a lui cara, “l’arte non può cambiare il mondo ma le singole persone sì”. 

L’ Artegiro Artist Residency cerca di provare come limitato e incompleto il paradosso che Nash trova nella posizione estetica oggi che potrebbe divenire un surrogato per il suo referente dando luogo a una realtà feticcio che diventa semplicemente un’altra merce di scambio.

Di particolare importanza in questa edizione della residenza artistica Artegiro, grazie all’apertura di Gaggia, è l’attuazione dell’elemento che caratterizza tale residenza: la dimensione collaborativa con altri artisti. Nel corso della residenza infatti Gaggia avrà al suo fianco degli ospiti, artisti e curatori, il primo dei quali sarà l’artista e musicista Roberto Paci Dalò. La proiezione di YE SHANGHAIe di Paci Dalò, l’eccezionale film e opera musicale sulla diaspora ebraica europea a Shanghai durante la seconda guerra mondiale sarà parte necessaria di questo cammino che Gaggia percorrerà attraverso momenti pubblici e in case private. La residenza avrà come sede Villa Vidua a Conzano (AL).

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http://www.artegiro.com/artist_residency_2013.html